La consapevolezza è la prima linea di difesa
“Per la sicurezza del Paese e dei cittadini”
Le dimensioni fisica e virtuale sono sempre più integrate, con la digitalizzazione che sta trasformando qualsiasi spazio – dalle infrastrutture civili e militari alle sedi lavorative o private – in contenitore di informazioni sensibili, potenzialmente attaccabili. In tal senso, il tema della “sicurezza tecnologica” ha assunto un ruolo fondamentale per la nostra società, per il nostro Paese, per le Istituzioni, nonché per il tessuto sociale e industriale, con una risonanza di respiro planetario”.
A parlare con grande consapevolezza è l’Ammiraglio di Divisione Francesco Procaccini che guida il VI Reparto Informatica, Cyber e Telecomunicazioni, l’articolazione dello Stato Maggiore della Difesa che ha il compito di sviluppare le linee di indirizzo strategico sul processo di digitalizzazione dello strumento militare e lo sviluppo dei programmi di ammodernamento e rinnovamento delle capacità della nostra Difesa in ambito di Information Communication Technology e cyber.
La prima linea di difesa, oltre alle barriere tecnologiche, è costituita – secondo l’Ammiraglio Procaccini – “dalla consapevolezza e da una corretta postura nell’utilizzo dei dispositivi digitali: infatti, la maggior parte degli attacchi sfrutta l’errore umano per penetrare nei sistemi. Va dunque riconosciuto come il contrasto alle minacce cibernetiche debba innanzitutto partire dalla sensibilizzazione e dalla formazione del personale ai vari livelli”. Ancora, “Gran parte degli attacchi informatici fa leva sulle distrazioni e sugli errori umani. Sensibilizzare il nostro personale con un percorso di formazione migliora pertanto la consapevolezza collettiva e riduce i possibili rischi per l’organizzazione, diminuendo l’esposizione a possibili minacce cyber e sviluppando una maggiore capacità di resilienza in caso di evento attraverso adeguate capacità di risposta”.

In merito, il VI Reparto ha identificato specifiche aree di intervento per migliorare l’attuale livello di sicurezza informatica e, tra le iniziative avviate, ha previsto lo sviluppo di un programma formativo e addestrativo sulla cybersecurity awareness e phishing simulation per tutto il personale della Difesa, con risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le Pubbliche Amministrazioni. “L’obiettivo è duplice: aumentare il grado di consapevolezza del personale civile e militare attualmente in servizio nella nostra organizzazione, sulle tematiche relative alla cybersecurity e addestrare gli utenti con simulazione reali”.
L’Ammiraglio, esprimendo soddisfazione per la collaborazione avviata con Cyber Guru, spiega anche che il ricorso alla piattaforma è scaturito dall’accordo quadro CONSIP e che la proposta di Cyber Guru è stata valutata aderente alle esigenze della Difesa. “La piattaforma è funzionale poiché sfrutta le dinamiche della comunicazione di oggi, così cambiata per via dell’evoluzione degli strumenti utilizzati per condividere informazioni e contenuti, offrendo un percorso didattico con linguaggio semplice e tecniche di comunicazione multimediali che uniscono teoria, pratica e attività esperienziali quanto più possibili reali”.
“Di certo – dice l’Ammiraglio – l’insieme delle attività messe in atto ha incrementato il livello di attenzione del nostro personale. La formazione continua ci permette di mantenere alta la guardia, evitando atteggiamenti che possano compromettere la sicurezza della nostra organizzazione nel suo complesso. I risultati, in termini di attenzione, si vedono anche dall’aumento statistico della richiesta di verifica dell’attendibilità delle e-mail da parte del personale e da una postura più attenta alle tematiche relative alla cybersecurity”. Al netto della campagna informativa lanciata internamente per incentivare la partecipazione al percorso formativo, quello che emerge è la “grande motivazione e senso di responsabilità delle donne e uomini della Difesa nei confronti dello Stato e del dicastero, ingredienti che stanno positivamente incentivando l’adesione e il coinvolgimento a questa iniziativa”.

Nel più ampio quadro nazionale e con riferimento al cyberspace, “la Difesa – dice l’Ammiraglio – è molto attiva nella sicurezza e difesa del Paese e dei suoi interessi. La dimensione virtuale oggi è un’arena critica di permanente confronto tra i vari attori dello scenario internazionale, che offre avvincenti opportunità ma anche potenziali rischi significativi. Per questo, per noi lo spazio cibernetico è un dominio operativo al pari di quello terrestre, marittimo, aereo e spaziale, essenziale per supportare le nostre missioni e assicurare la difesa e la sicurezza dello Stato e dei cittadini, anche nell’ambito di una collaborazione con gli altri pilastri tecnico-operativi della cybersicurezza nazionale e di una cooperazione internazionale atlantica ed europea”.
“In tal senso – conclude l’Ammiraglio di Divisione Procaccini – soltanto favorendo la diffusione di una cultura cyber a tutti i livelli, sarà possibile guidare i processi di ammodernamento tecnologico dello strumento militare e, più in generale, del Paese. Nella consapevolezza che “l’irrequietudine e la complessità” dell’attuale contesto impongono a ogni organizzazione la necessità di innovarsi e migliorarsi”.