Le due entità collaboreranno alla pubblicazione di Cyber Pillole video, allo scopo di favorire la diffusione della cultura della Cyber Security sugli utenti.
27 gennaio 2020 – Cyber Guru Srl, la Cyber Security Awareness company del Gruppo Daman, e A.I.P.S.A., l’Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, hanno avviato una collaborazione che consiste nella produzione e pubblicazione di Cyber Pillole video.
Queste pillole formative, realizzate con un approccio divulgativo, hanno la finalità di favorire la diffusione della cultura della Cyber Security a tutte le categorie di utenti delle tecnologie digitali, aumentando la consapevolezza rispetto alle minacce Cyber e suggerendo buone pratiche di comportamento, che aiutino a prevenire i crimini informatici.
Le Cyber Pillole, che verranno pubblicate con cadenza periodica sui rispettivi siti, affronteranno tutte le minacce correlate con l’interazione tra utenti e tecnologie digitali.
“La nostra missione aziendale è quella di migliorare la postura digitale delle organizzazioni italiane agendo sul fattore umano, e quindi andando ad incidere sui comportamenti degli utenti, sviluppando consapevolezza e prontezza rispetto alle minacce Cyber” – ha affermato Gianni Baroni, CEO di Cyber Guru. – “Sentiamo inoltre la responsabilità di diffondere la cultura della sicurezza a 360°, ben oltre i confini delle organizzazioni italiane, guardando alla sicurezza degli individui e del sistema paese e, in quest’ambito, la collaborazione con un’associazione come AIPSA, assume una valenza di carattere strategico”.
“AIPSA è impegnata a promuovere qualsiasi forma di collaborazione con aziende, enti, istituzioni che sia funzionale alla più ampia diffusione della cultura della security in ogni sua declinazione ed in ogni possibile contesto”, ha sottolineato Alessandro Manfredini, Vice Presidente dell’Associazione che ha seguito lo sviluppo dell’iniziativa. “In questo caso le opportunità sono molteplici: da un lato migliorare la postura di sicurezza delle aziende attraverso una maggior consapevolezza dei propri collaboratori. Dall’altro stimolare una più ampia estensione di queste sensibilità nella vita quotidiana del nuovo “cittadino digitale”.”